Sul nostro Magazine abbiamo recentemente pubblicato un articolo riguardante la gengivite, indagando le cause e la prevenzione di questo problema. Oggi vogliamo dedicare un approfondimento alla correlazione tra gengivite e gravidanza: l’infiammazione gengivale durante la gestazione è infatti un problema molto comune.
Questo accade perché durante i 9 mesi di dolce attesa la donna vive importanti cambiamenti ormonali che possono provocare gengive doloranti, gonfie o infiammate. Questi disturbi solitamente compaiono nel primo trimestre di gravidanza e si intensificano negli ultimi mesi, scomparendo dopo il parto.
Vediamo insieme quali sono i sintomi più comuni dell’infiammazione gengivale in gravidanza.
Prima di tutto avremo un arrossamento tra denti incisivi e area che circonda i molari, con probabile rigonfiamento e sanguinamento, poiché la mucosa in gravidanza diventa più ricca di sangue. Spazzolando i denti, seppur in modo estremamente delicato, le gengive potrebbero sanguinare e far provare fastidio o dolore.
La cosiddetta “ipertrofia gengivale “ si crea a seguito di un riempimento di acqua tra le cellule della gengiva, formando “tasche” tra essa e parte visibile del dente, rivestita di smalto. Ecco che i batteri proliferano in queste zone acquose e alimentano così l’infezione.
Le gengive sono più sensibili e che fanno spesso più male sono quelle localizzate intorno a incisivi e canini: queste rappresentano, infatti, le zone maggiormente colpite dal problema delle gengive gonfie.
Quali sono i cambiamenti nell’organismo della gestante che possono causare gengiviti? Ecco i più frequenti:
– Maggior sangue in circolo.
– Livelli ormonali più alti, in particolare estrogeni e progesterone.
– Difese immunitarie indebolite.
La prevenzione delle gengive infiammate e gonfie in gravidanza parte dal tenere sotto controllo la placca grazie ad una igiene orale quotidiana precisa e corretta, in modo da rimuoverla al meglio.
Suggeriamo inoltre di prenotare una visita di controllo dal dentista di fiducia all’inizio della gravidanza per poter conoscere lo stato di salute dell’intero cavo orale e poter agire di conseguenza.
Dopo la prima visita, consigliamo di effettuare dei follow up ogni 3 / 4 mesi adottando nel mentre abitudini di igiene orale corrette seguendo i consigli dell’odontoiatra/igienista dentale anche in merito ai prodotti da utilizzare, non solo per le modalità e la frequenza.
Inoltre, può essere d’aiuto nel mantenere gengive sane in gravidanza limitare l’assunzione di cibi con alto quantitativo di zucchero e adottare una dieta sana ricca di calcio, fosforo, proteine e vitamine A, C e D.
Come per la gengivite in generale, anche per la gengivite in gravidanza è fondamentale intervenire quando i sintomi sono ai primi stadi in modo da evitare parodontiti o addirittura perdite di denti.
Aggiungiamo un elemento di primo rilievo nel determinare l’importanza dei controlli odontoiatrici in gravidanza: in base a recenti studi, le future mamme con sintomi di parodontite presentano maggiori probabilità di partorire un neonato sottopeso o di partorire prematuramente, ovvero prima della 37esima settimana di gestazione. Si tratta, naturalmente, di una tra le molteplici cause di parto prematuro, tra le quali soni presenti età della madre, etnia, gestazioni gemellari, consumo di droghe/alcool/fumo, stress, infezioni batteriche.
Inoltre, alcuni studi hanno dimostrato che la contaminazione batterica del cavo orale del bambino attraverso baci, contaminazioni salivari con la madre, ecc. entro i 2 anni di vita influenzerà la sua “storia odontoiatrica” futura in maniera piuttosto negativa.
Pertanto una mamma con una bocca pulita e sana regalerà al suo bimbo un futuro migliore sotto questo punto di vista, anche in merito alla formazione di carie, argomento già trattato sul nostro Magazine.
Vuoi saperne di più sulle gengive infiammate in gravidanza o vuoi prenotare una visita di controllo? Chiamaci!
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