Bruxismo ecco come smettere.
Conosci il Bruxismo? Si tratta di una condizione orale molto diffusa, spesso conosciuta per le possibili conseguenze cliniche come dolore orofacciale, usura dentale, fallimenti di restauri odontoiatrici, problemi muscolo-articolari per testa e collo.
In questo articolo indagheremo tutti gli aspetti di questa problematica per capire meglio di cosa sia il bruxismo e come intervenire.
Possiamo definire il bruxismo come un’attività ripetitiva dei muscoli della mandibola durante la quale i denti vengono serrati o digrignati. Questo può accadere durante il sonno o durante lo stato di veglia.
Il trattamento odontoiatrico del bruxismo può essere risolutivo sul riequilibrio dell’occlusione dentale?
Nel tempo, la ricerca scientifica ha messo in secondo piano questo nesso causa-effetto, affiancandolo ad altri fattori centrali ed ambientali.
Alcuni esempi di tali elementi sono stress, ansia, disturbi dell’umore, risposte alle emozioni: tutto questo può spiegare il bruxismo.
Per comprendere come risolvere una condizione di bruxismo è fondamentale identificare la presenza di fattori di rischio e poter quindi eliminare la causa nei casi in cui possa effettivamente essere identificata e rimossa.
Vediamo insieme i fattori che possono essere modificati nel tentativo di eliminare o soprattutto ridurre il problema:
• Farmaci
• Malattie neurologiche
• Apnee ostruttive del sonno
• Fattori emotivi
Ci teniamo quindi a precisare che il bruxismo non è causato dalla presenza di preconcetti tra i denti o di malocclusione dentale.–
Ricordiamoci sempre che la condizione ideale dei denti non presenta contatto: i denti non si dovrebbero toccare tra loro. Soltanto in questa condizione evitiamo l’eccessivo sovraccarico delle strutture muscolari e temporomandibolari.
I segni clinici a livello dentale sono solitamente i più evidenti e sono spesso quelli che notiamo di più: è semplice comprendere come canini e incisivi siano usurati dallo sfregamento dei denti.
Inoltre, questa caratteristica diventa molto evidente in presenza di protesi in ceramica: in caso di bruxismo, infatti, si causa un’usura estremamente evidente dei denti naturali rispetto ad alle protesi.
Questi particolari ci rendono più consapevoli della presenza di episodi di bruxismo, anche se i segni di usura dentale non sono indicatori accurati di bruxismo attuale: possono essere stati prodotti in passato.
Un altro importante aspetto da tenere in considerazione è che i denti consumati non indicano necessariamente la presenza di bruxismo: ricordiamo la sempre più frequente erosione causata da acidi (bevande gassate, succhi di frutta, reflusso gastro-esofageo, vomito).
1. Dolore ai muscoli masticatori
I muscoli masticatori, se utilizzati in modo continuo ed eccessivo, si affaticano e causano dolore, ma il rapporto di causa effetto tra il bruxismo e la sintomatologia alla muscolatura non è completamente dimostrato e sembra che la sintomatologia sia maggiormente associata al bruxismo in forma di serramento (anche durante la veglia) rispetto al bruxismo in forma di digrignamento durante il sonno.
2. Problemi alle articolazioni temporomandibolari
Anche in questo caso è importante sottolineare l’assenza di prove che dimostrino un completo e comprovato nesso di causa effetto tra bruxismo e sintomatologia alle articolazioni temporomandibolari.
Ciononostante, sembra che il carico eccessivo che potrebbe depositarsi su queste zone sia in grado di generare infiammazione, dislocazioni e processi degenerativi.
A causa delle connessioni neurologiche tra il sistema trigeminale ed il tratto cervicale si percepisce dolore anche all’area cervicale, spesso con annessa cefalea.–
Innanzitutto non possiamo curare in modo definitivo il bruxismo: solamente nei casi in cui il bruxismo è causato da farmaci, patologie neurologiche, apnea ostruttiva del sonno o fattori emotivi è possibile intervenire sulle cause per ridurre il bruxismo.
Oggi possiamo affermare che la cura delle patologie associate al bruxismo e la gestione dei fattori emotivi porta alla riduzione del problema.
1. L’utilizzo del bite durante il sonno
Il metodo più utilizzato e più efficace per la gestione del bruxismo è il bite (in gergo tecnico “placca occlusale”), che protegge i denti dall’usura riducendo anche le sollecitazioni dei tessuti e delle articolazioni, aiutando il rilassamento muscolare.
Naturalmente l’utilizzo del bite si rivela utile esclusivamente per il bruxismo notturno: questo metodo può creare problemi sia estetici sia funzionali se utilizzato durante la veglia.
Qualche effetto collaterale dell’utilizzo notturno del bite esiste ed è bene conoscerlo: irritazioni alla lingua, alle labbra/guance e aumento della salivazione sono i più frequenti, ma anche di piccola entità e breve durata.
L’effetto più difficile da gestire è invece l’alterazione dell’occlusione dentale per effetto dell’utilizzo della placca occlusale: per questo è fondamentale effettuare visite periodiche dal proprio dentista durante il suo utilizzo.
Altro punto rilevante è l’igiene orale: l’uso di un dispositivo occlusale può infatti ridurre l’auto detersione delle superfici orali aumentando la ritenzione della placca batterica e quindi il rischio di carie o parodontite.
2. L’autocontrollo durante la veglia
Durante la veglia il metodo più efficace per evitare il bruxismo è l’autocontrollo: un escamotage che aiuta a ricordarsi di prestare attenzione allo stato di serramento o digrignamento dentale è utilizzare post-it da attaccare nei luoghi che frequentiamo durante le nostre giornate (volante auto, frigorifero, pc, televisione, specchio del bagno, parete della scrivania…)
L’obiettivo è ricordarci di evitare il contatto tra denti mantenendo le labbra unite ma i denti separati!
Hai scoperto qualcosa in più e soprattutto di utile in questo articolo intitolato “Bruxismo ecco come smettere” di digrignare/serrare i denti leggendo questo articolo? Noi speriamo di sì e ti invitiamo a scriverci o chiamarci se vuoi approfondire ulteriormente!
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